Anna Maria Cova firma la prefazione al libro di J.H. Pilates "La vostra salute"
La pioniera del Pilates in Italia e creatrice del metodo CovaTech® Pilates®, Anna Maria Cova è l'autrice della prefazione all'edizione italiana del primo libro scritto da Joseph Hubertus Pilates nel 1934, "La vostra salute".
Nel suo primo lavoro, Pilates formula l’idea fondamentale secondo cui gran parte dei disturbi fisici deriva da una postura scorretta della colonna vertebrale o più in generale, come diremo oggi, da un errato “stile di vita”.
Con l’ausilio di immagini (rielaborate dall'editore per una migliore comprensione degli esercizi) e fotografie dell’epoca, Pilates illustra in modo chiaro la tecnica di respirazione alla base del suo metodo per concludere che uno stato normale di salute equivale a una condizione di benessere che non riguarda soltanto il corpo, ma anche la mente. Infatti, secondo il metodo di Pilates, l’equilibrio di mente e corpo è la via per la felicità cui l’essere umano è destinato.
Scrive Anna Maria Cova: "Sono onorata di poter realizzare la prefazione di questo testo, scritto da Joseph Pilates nel 1934. La prima volta che l’ho letto era il 1989. Mi trovavo a New York per iniziare la mia formazione professionale nel Pilates.
Mi aveva colpito per lo spirito critico e consapevole delle sue convinzioni, che rompevano con gli schemi e i luoghi comuni dell’epoca. [...]
"Pilates osserva ed approfondisce, attraverso un’analisi della società dell’epoca, le motivazioni possibili del malessere fisico delle persone, risalendo alle cause principali. Tratta dell’educazione dei bambini, […] analizza la postura, la respirazione e propone elementi ergonomici di arredo per la casa e l’ufficio. […] parla di etica e coerenza professionale degli addetti ai lavori della salute, di coerenza tra quello che si insegna e come ci si presenta fisicamente.
Ringrazio Joseph Pilates per tutte le sue meravigliose intuizioni. Continuerò a lavorare e a studiare per dare una valida spiegazione scientifica del motivo per cui il suo lavoro funzioni, in modo da rendergli il giusto riconoscimento."
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